Una magistratura indipendente, uguale per tutti, efficiente e rapida è cruciale per il buon funzionamento di una società moderna.
Per questo Libertates ha da sempre sostenuto:
PUNTO 3
LIMITAZIONE ALLE CANDIDATURE POLITICHE
Un giudice non dovrebbe potersi candidare nella regione in cui ha esercitato se non dopo un certo numero di anni per evitare di far nascere il sospetto che la sua attività sia svolta allo scopo di farsi pubblicità o di procurarsi amicizie utili alla sua possibile elezione.
Per lo stesso motivo un giudice una volta eletto non dovrebbe poter ritornare in magistratura nella stessa regione in cui ha avuto l’incarico politico.
RIORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI
In un’era dominata dall’informatica e dalla condivisione dei dati esistono ancora molti uffici minori (alcune Procure, ad esempio) che sottraggono uomini e mezzi a uffici importanti. La stessa Banca d’Italia ha chiuso tante sedi periferiche costose e inutili: se possiamo consultare documenti e collegarci in tempo reale con qualsiasi punto del globo, perché avvocati e giudici non potrebbero collegarsi per via elettronica?
SEMPLIFICAZIONE DEI PROCESSI
Non riguarda direttamente i giudici, ma altrettanto importante dovrebbe essere un maggior controllo dell’attività processuale.
Non solo i processi palesemente inutili (per cui esiste già lo specifico reato), ma tutti quei comportamenti tesi a prolungare inutilmente il procedimento (ad esempio rinvii per futili motivi, perizie palesemente inutili, ricorsi senza motivazioni valide) andrebbero sanzionati o per lo meno resi più difficili.
Ciò permetterebbe automaticamente di alleggerire numero e durata dei processi.
MANCANZA DI FONDI
Ovviamente i fondi non sarebbero mai sufficienti, ma va sgomberato un pregiudizio spesso invocato: quello della mancanza di fondi.
La magistratura italiana infatti è all’ultimo posto in tutte le classifiche europee, ma riceve fondi che sono addirittura leggermente superiori alla media europea:
i problemi sono ben altri.