A ‘n metro de distanza, please!

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Sto virus è proprio ‘na merdaccia
Io je sputerebbi dritto ‘n faccia,
O je direbbi qualche parolaccia
Ché m’ha fatto fa ‘na figuraccia.

N’anamichetta mia alquanto bona,
Nun pe’ gnente è nata qui a Roma,
Me chiede timida ssi sono “positivo”
Ed io a lei: come no?, tutto giulivo.

Intendevo se capisce che me piace
Magná pesce e carne sulla brace,
Bere vino rosso e bianco dei Castelli
Cantá a fine pasto allegro li stornelli.

Lei invece de rilassasse e venì vicino
Tanto pe’ fà a due quarche giochino,
Me guarda come ssi fossi ‘n’appestato
Che s’appropinqua troppo all’abbitato.

Sbianca come ‘n cero che se spegne,
Mortacci tui, che cerchi da le fregne?
Fa schizzando a ‘n metro de distanza
Manco ce fosse ‘a rogna nella stanza.

Resto de sasso, m’aspetto ‘n bel ceffone,
Ma quella s’alza, me dá solo der cojone:
Vai ad appestá qualch’altra zozzoncella
Ch’io nun so’ vaccinata pe’ sta varicella.

di Enrico Bernard

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