Ode ar Popolo ‘taliano

Data:

bernard
Una pasquinata sul popolo italiano

A Pasquì, me fa n’amico, tiè presente
che finora te ‘a sei presa ‘n po’ co’ tutti,
er monno hai diviso in belli e brutti
ma sur popolo nun hai detto gnente.

Eppure a me me para tanto deficiente
da meritassele ‘n par de dolci paroline,
a meno che sotto sotto tu la gente
te ‘a voi tené bona co’ du’ caramelline.

Ah sì? j’arisponno, credi che nun so’ bono
a cantajelle come se deve a sto popolo
che se sveja ‘ncazzato ogni mattina
ma poi continua co’ ‘a solita manfrina?

A me me piagne veramente er core
a vede come er morbo s’è diffuso
e come è diventato di normale uso
fregà er prossimo, che è ‘n ‘errore.

Perchè qui se fa solo a incularella,
tanto la scodella è sempre quella
ove magneno Arlecchino e Pulcinella
che se scottano leccanno la padella.

A sto mio amico che se chiama Pino¹
mo’ sarà chiara ‘a politica de Pasquino,
che tira un colpo anche al popolino
e non solamente ar potere papalino.

Enrico Bernard

¹ a Pino Calciano un mio attento lettore e critico intelligente.
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