“Dura lex, sed lex” dicevano i romani, maestri del diritto.
E questo dovrebbe essere ancora uno dei cardini del diritto: le leggi si rispettano, che piacciano o no.
Si possono (anzi si devono) discutere, cambiare quando sono sbagliate o sorpassate, ma mai si possono liberamente interpretare: ne va del principio fondamentale della certezza del diritto· infatti nelle aule dei tribunali è scritto. “la legge è uguale per tutti”.
Questo principio sembra che nel caso delle occupazioni abusive sia allegramente violato a seconda dell’importanza e delle posizioni politiche degli occupanti.
Così il disgraziato che occupa per necessità una casa per non finire in strada viene sgomberato senza ritardi e proteste; il Leoncavallo viene sgomberato dopo decenni e suscita proteste perché è storico e ha un’importanza sociale; Casa Pound a Roma non viene sgomberata tout court.
Questo non significa difendere esclusivamente il diritto di proprietà, ma si dovrebbero trovare soluzioni alternative presso i tanti posti abbandonati che i Comuni hanno a disposizione e che potrebbero ben essere messi a disposizione di associazioni (legali, s’intende) che potrebbero occuparsene con reciproca soddisfazione e, soprattutto, nel rispetto della legge.
Altrimenti sia o al solito “forti con i deboli e deboli con i forti”.
di Guidoriccio da Fogliano


