RIECCO L’ILVA

Data:

Dopo un’innumerevole serie di avventure: dalla privatizzazione dopo anni di perdite, al periodo dei Rocca finito con l’arresto dei proprietari, alle lunghissima serie degli amministratori straordinari o giudiziali con poteri limitati e scarsi progetti, alla vendita agli indiani di Arcelor-Mittal interessati più a eliminare un concorrente che a produrre, il tutto condito da una politica spesso assente o interessata solamente a ottenere consensi, si è arrivati al capolinea.
Dopo aver speso miliardi per continuare una gestione in perdita, ecco che l’unico altoforno veramente in funzione improvvisamente si guasta irreparabilmente sembra per mancata manutenzione: a questo punto ci sono ormai solo due possibilità.
– se è necessario alle aziende nazionali avere una produzione interna, allora occorre trovare una qualche maniera di gestione statale, senza arrivare alla nazionalizzazione, con il compito di riportare l’acciaieria ad essere concorrenziale. In questo una parte considerevole potrebbero farla gli altri produttori italiani, imprenditori comunque esperi nel ramo.
– Se, invece, si ritiene sia più conveniente comperare l’acciaio sul mercato mondiale, che si lasci andare l’azienda al suo destino, non diversamente da quanto fatto dai tedeschi in tante acciaierie della Ruhr, tramutate in parchi e attrazioni turistiche.

Di certo si deve evitare di procedere lungo la strada percorsa sinora: quella di affidare la gestione a un gruppo straniero che spera di gestirla a proprio vantaggio con i soldi dei contribuenti italiani. Proprio quello che avviene adesso con gli azeri che rileverebbero l’Ilva con una forte partecipazione azionaria italiana sotto forma di investimento che lascerebbe la gestione integralmente nelle mani di Baku. A tutto questo andrebbe aggiunta la spesa (si parla perlomeno di 4 miliardi) per l’adeguamento green, tutto a carico di noi contribuenti.

Occorre avere idee chiare a agire di conseguenza in modo conseguente, altrimenti l0
Ombra di una nuova Alitalia si va estendendo sulla più grande acciaieria d’Europa.

di Libertates

wp_user_avatar
Libertateshttps://www.libertates.com
Libertates è un blog di cultura liberale e democratica, valori nei quali crediamo ed intendiamo promuoverli nella società civile.

Share post:

Iscriviti alla nostra newsletter

Recenti

Ti potrebbe interessare anche...
Libertates

L’ERRORE DI FARE UNA BUONA AZIONE

Nei mesi scorsi un immigrato irregolare a Torino ha fatto arrestare un rapinatore ad un supermercato. di Guidoriccio da Fogliano

LA BUROCRAZIA VINCE SEMPRE!

A Roma si è deciso di aumentare in occasione del Giubileo le tariffe dei bus che parcheggiano in centro. Come norma le compagnie hanno impugnato... di Guidoriccio da Fogliano

QUANDO I CONDONI PRESENTANO IL CONTO

Dopo i tre provvedimenti di “saldo e stralcio” dei pagamenti dei contributi mai effettuati dalle aziende ecco che l’INPS presenta il conto. Sono 6,6 miliardi che si presentano come buco nei conti dell’ente assistenziale. Dato che le pensioni ai dipendenti vanno comunque erogate ecco che lo Stato dovrà ripianare con fondi propri.... di Guidoriccio da Fogliano

IL 2% DEL PIL PER LA DIFESA …ALL’ITALIANA

L’Italia ha riconosciuto la necessità di spendere almeno il 2% del Pil in spese per la difesa. Lo ha riconosciuto in ambito UE, in ambito Nato e negli impegni presi dalla Meloni con Trump. Ed ecco la soluzione “all’italiana”… di Guidoriccio da Fogliano