MARINA (II)

Data:

Il tempo trascorso con Marina era molto piacevole e appena il lavoro me lo consentiva andavo nel suo bar ed attendevo che lei mi dedicasse un poco di attenzione.
Durante i nostri primi colloqui mi raccontò del breve matrimonio con il marito.
Avevo anche conosciuto il padre che gestiva il bar alternandosi con Marina e durante i nostri colloqui si intromise dicendomi che né lui né la madre erano d’accordo su questo matrimonio, ma come sempre Marina aveva fatto di testa propria.
Da dopo pochi mesi Marina si era accorta del carattere difficile del marito e della sua poca voglia di lavorare e alla fine, come spesso accade, lui le aveva messo le mani addosso. Da qui la decisione di Marina di fare ritorno a casa dei genitori nonostante lei e il marito avessero appena acquistato un piccolo appartamento con i soldi dei genitori.
Come spesso accade in questi casi il marito non aveva nessuna voglia di lasciare la casa, né tanto meno di pagare il mutuo, che era però intestato a Marina.
Naturalmente mi offrii di seguire le pratiche della separazione, del divorzio e del rilascio dell’appartamento.
La relazione con Marina si tradusse in una relazione completa.
Spesso lei, chiuso il locale, si trasferiva a casa mia, dove cenavamo e facevamo l’amore, ma qualche volta adduceva impegni con amiche, serate tra loro in pizzeria e allora mi sentivo un poco trascurato.
L’affetto da parte mia si era fortificato, ma la sentivo spesso distante; così una sera per farle una sorpresa (mai fare sorprese) mi recai al locale all’ora di chiusura.
Ero dietro una colonna quando lei uscì in compagnia del giovane cameriere: tra i due vi era un’aria di complicità.
Chiusero la serranda, lui l’aiutò mettendole una mano sulla spalla, la strinse a sé e la baciò.
Uscii dall’ombra battendo le mani, loro naturalmente rimasero impacciati, ma non al punto di dirmi che lui era il suo vero amore.
Mi apparvero sotto diversa luce diversi fatti a cui non avevo dato importanza, mi sentivo tradito, preso in giro, ma soprattutto con una grossa spina nel cuore.

di Alessandro Prisco

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Alessandro Priscohttps://www.libertates.com
Alessandro Prisco Coniugato con 2 figlie. Imprenditore nel ramo del commercio, ex esponente del partito repubblicano è stato capogruppo prima e vicepresidente poi del Municipio 1 (Centro storico) di Milano. Attualmente è presidente di Asco Duomo, associazione di commercianti che comprende più di 20 vie nel settore sud di Milano (via Marconi, piazza Diaz, via Baracchini, via Gonzaga, corso Italia, per esempio). Da liberale laico si però anche distinto in varie iniziative sociali in collaborazione con i frati francescani di Terrasanta e il progetto Mirasole; inoltre è stato componente del circolo culturale Carlo Cattaneo, affiliato ai Comitati per le Libertà. È infine nella giunta esecutiva di Federmoda, aderente a Confcommercio per la provincia di Milano, Monza e Brianza. Ha recentemente pubblicato il libro “Storie semplici” edito da Libertates.

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