Nei mesi scorsi un immigrato irregolare a Torino ha fatto arrestare un rapinatore ad un supermercato.
Portato in commissariato per la denuncia, dopo i ringraziamenti si è visto recapitare un decreto di espulsione perché immigrato irregolare.
Morale della storia: è stato trattato da delinquente quando i veri delinquenti erano il rapinatore e l’imprenditore che lo faceva lavorare in nero.
E quale giudizio dare di uno Stato che invece di ringraziare per una atto di civismo (perché il far arrestare un rapinatore è semplicemente un atto di civismo) lo espelle?
Conclusione amara: per l’immigrato sarebbe stato meglio restare nell’ombra e lasciar fuggire un delinquente…
di Guidoriccio da Fogliano