La ditta tedesca Rheinmetall (una delle maggiori d’Europa) ha acquistato una decina di anni fa alcune piccole aziende di esplosivi che lavoravano per le miniere del Sulcis.
Ora intende ampliarle e costruirne una nuova per far fronte alle richieste sempre maggiore di armamenti.
Si tratta di dar lavoro a 350 persone in una zona delle più povere della Sardegna e creare comunque ricchezza.
Ma apriti cielo: proteste in piazza, opposizione ferrea della Regione, ostacoli burocratici a iosa, finché la Presidente Podde (dei 5Stelle) ha dichiarato che purtroppo non può farci niente, ma che si opporrà in ogni modo.
È un esempio classico di come si intende far politica industriale in Italia: non chiedendo garanzie o ponendo limiti, ma ostacolando in ogni modo un’attività, quella di un imprenditore, che viene comunque giudicata a priori come dannosa per la collettività
E poi ci ci chiediamo perché gli investimenti stranieri in Italia sono i più bassi in tutta Europa: non bastano una burocrazia lenta e costosa, una magistratura con tempi biblici, ma ora ci sono anche le autorità politiche che fanno di tutto per evitare questi investimenti.
E quqli prospettive possono aver questi mancati lavoratori e le loro famiglie?· ma con i sussidi che pagano tutti gli altri cittadini o andandosene e i impoverendo ancor di più queste zone.
Scelte politiche scellerate che hanno una sola giustificazione: procurano quei consensi e quei voti che sono l’unico interesse di certi governanti.
di Angelo Gazzaniga


