‘A mala ‘nformazione

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A me me fanno ride tutti quanti:
giornalari, falsi, politicanti,
macellari, scarpari, fruttaroli,
maritati che se spippano da soli.

Ce riccontano ‘n sacco de buggie,
che le belle fiche sono Arpie,
fanno passà pe’ notizia vera
der formaggio bbono co’ ‘a pera.

Chi se beve tutto è come quello
che lass’ ‘a moglie e va ‘r bordello:
spenne sordi per fasse fa ‘n servizio,
je passa a voja ma je rimane ‘r vizio.

Se resta sempre a bocca asciutta
a volerla sapé pe’ forza tutta,
tanto ‘a notizia è sempre brutta
sinnò er fojo subbito se butta.

Quanno vedo er teleggiornale
me sento com’ er poro animale
destinato ad annà ar macello:
pijalla sempre ‘n culo nun è bello!

Cosicché spegno ‘a televisione,
me pulisco ‘r culo cor giornale,
faccio finta d’essere ‘n cojone
pe’ salvaguardà ‘a parte anale.

Dicheno, ma allora fai lo gnorri?
Ma che cazzo d’altro posso fare
ssi scambiate cipolle con i porri:
‘mparate bbene voi a ‘nformare!

di Enrico Bernard

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