A Pasqua der veggetariano

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Pare che a Pasqua nun sia bello
magnasse er coscio dell’agnello,
meglio attrippase de verdure
che nun senton dell’omo ‘e torture.

‘A pora ‘nsalatina spaventata
allora chiese aiuto alla patata:
nun vorrei che ad essere magnata
foss’ io ar posto de ‘a sora capra.

Je rispose allora l’erbetta:
io tremo vedendo ‘a capretta
che s’avvicina belando a’ fili
verdi dei campi primaverili.

‘A carota sotterra rintanata
propose: magnassero ‘na burrata,
tanto co’ ‘na mozzarella ‘n meno
er monno sta pure più sereno.

‘A mucca er frutto der suo seno
ad immolar nun ce penzò nemmeno:
e disse al timido abbacchietto:
tocc’a te fatte brucià ‘r culetto.

Così a Pasqua ‘r veggetariano
pe’ rispetto dell’ortaggi uniti
fece Ramadam con il Corano
schifanno li piatti saporiti.

di Enrico Bernard

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