A Paolo Sorrentino

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pasquinate

Ritornano le “Pasquinate” – di Enrico Bernard

Stavo a passeggià su ar Gianicolo
pensando ai cazzi mia, tutto solo,
quanno m’ha sorpreso er forte botto
che m’ha fatto pe’ davvero cacà sotto.

Proprio io che de Roma so’ romano
m’ero scordato de sto fatto strano
che a Roma er mezzogiorno se saluta
co’ na salva de cannone e ‘na bevuta.

C’era ‘n sole che spaccava i sanpietrini
e in mezzo ar traffico de tutti ‘sti cretini
chiusi ‘n machina invece d’annà a piedi,
m’ero distratto come ner Vangelo i preti.

Come se scordano facilmente ‘e tradizioni
e come cor tempo se diventa più cojoni,
c’e voleva un cinematografaro napoletano
pe’ di’ che Roma è arimasta der romano.

Bella com’era e senza macchia de bruttezza,
ha fatto ‘n film che s’intitola Grande Bellezza:
te credo, perché lui nun vede la monnezza,
a Napoli ‘a puzza l’han ribattezzata brezza.

Enrico Bernard

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