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Famiglia e Solidarietà

La famiglia è il più antico, primario ed universale momento di aggregazione e solidarietà. Garantisce la continuità della collettività in un susseguirsi di genitori, che procreano ed educano e figli che apprendono
e, a loro volta, contribuiscono allo sviluppo, iniziando laddove la precedente generazione ha consegnato valori morali, esperienze, istruzione, tecnologie e patrimoni.

Proprio perché la famiglia è una aggregazione sociale dove, prima di tutto, si impara ad amare e a darsi l’uno all’altro e vengono messi in comune cultura ed obiettivi, oltre che ogni genere di patrimonio morale e fisico, al suo interno vegono ripartiti i compiti per l’ottenimento di un migliore risultato. Ecco allora che devono esservi regole che non penalizzino tale importante ruolo sociale.
Il primo passo importante è che il reddito famigliare sia tassato
globalmente, applicando l’aliquota sulle quote “splittate” sui due coniugi ed i figli che non hanno ancora raggiunto la maggiore età. Lo stesso deve valere per gli accantonamenti previdenziali.

Ciò serve a riconoscere la realtà famigliare, irrobustirne i legami e riconoscerne i ruoli che assumono, così, una pari dignità per chi fa lavori domestici e chi fa lavori altamente remunerativi. Riconoscendo, così, che il successo di un componente della famiglia è merito anche di tutta la famiglia. Il matrimonio regolato per legge sancisce la nascita di una nuova famiglia, con la coppia, formata da un uomo ed una donna, che accetta le regole matrimoniali e famigliari fissate dallo Stato. Vedi anche REDDITO MINIMO GARANTITO dove sono previste anche solidarietà famigliari.

Tali regole possono cessare con il divorzio, mantenendo però i diritti maturati fino a quel momento dai coniugi, mentre per i figli tali diritti sono inalienabili. Spetta ai genitori decidere che cognome dare ai figli: quello del padre, della madre o di entrambi.

Tutto ciò non significa che non possano esservi altri tipi di solidarietà sociale e convivenza, anche fra persone dello stesso sesso, ma questi non possono che essere regolati da patti privati, in forma scritta ed autenticata, fra le parti, che definiscono le regole della reciproca solidarietà, successione, compresi ruoli di “danti ed aventi causa”, regole nelle quali lo Stato non deve interferire.

 

“Governare una famiglia è poco meno difficile che governare un regno”.

Michel de Montaigne

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Osservatorio Nazionale sulla Famiglia