Nel 2022 le bollette elettriche in forte rialzo hanno comportato un onere per la crescita economica e i bilanci delle famiglie. La soluzione va cercata in una riforma del mercato elettrico che tenga conto anche degli obiettivi di decarbonizzazione... DI FILIPPO DEL GROSSO (DA “LA VOCE.INFO”)
Economia
Lo sviluppo dell’economia è essenziale per produrre le risorse da investire equamente sia in nuova R&D, per garantire la continuità della crescita, sia da destinare alla socialità. I principi ormai universalmente riconosciuti nelle realtà economiche mondiali che sanno svilupparsi e per noi costante punto di riferimento, sono:
rendere competitivo il Sistema nazionale per la parte dell’ Amministrazione Pubblica, migliorando la produttività, eliminando gli sprechi ed i posti di lavoro improduttivi, grazie soprattutto ad una forte spinta alla sussidiarietà, eliminando gli ostacoli che limitano lo sviluppo di imprese e imprenditorialità;
eliminare qualsiasi ostacolo che limiti la concorrenza, la trasparenza del mercato e non permetta abusi e rendite di posizione, incentivando l’attività delle associazioni dei consumatori laddove non esista un sostanziale potere contrattuale individuale;
eliminare i vincoli e le norme che limitano un reale mercato del lavoro, flessibile e premiante i risultati
e le professionalità. Spetta allo Stato la sola fissazione delle regole minime atte ad evitare abusi, rischi e sfruttamenti; con ammortizzatori sociali semplici-certi-incentivanti;
eliminare la logica assistenziale alle imprese da parte dello Stato, che non deve fare raccolta
e ridistribuire loro risorse, alleviando la pressione fiscale. Non devono esservi favori a determinate categorie d’aziende o specifici tipi d’investimento. L’impresa e l’imprenditorialità devono potersi sviluppare orientate dalle richieste dei mercati in continua e rapida evoluzione;
privatizzare la previdenza sociale con l’incentivo a fondi pensione e la progressiva eliminazione degli obblighi contributivi verso l’INPS, eliminando gli oneri impropri sulle retribuzioni;
liberalizzare ed incentivare la costruzione di infrastrutture logistiche (ferrovie, porti, strade) garantendo un mercato competitivo anche realizzando finalmente una adeguata quota di energia rinnovabile o nucleare con costi pari a quelli dei competirors mondiali;
semplificare al massimo i processi amministrativi ed autorizzativi per incentivare la nuova imprenditorialità;
abolire tutte le sovrastrutture, gli enti, le attività dello Stato inutili e/o ripetitive ed avere orari di lavoro e produttività pari a quelli dei sistemi produttivi, anche mediante l’impegno ad almeno 40 ore
di lavoro settimanali e non più di 25 giorni lavorativi di ferie e festività;
escludere a che normali associazioni professionali operino quali corporazioni di Stato (sindacati e ordini professionali), che limitano la concorrenza e il continuo giudizio del mercato;
attribuire al sistema produttivo solo oneri sociali di competenza (assicurazione infortuni di forma privata, scelta del tipo di pensione e pagamento della stessa a carico dei singoli, ecc.);
rilanciare fortemente la ricerca scientifica, le attività a contenuto tecnologico e la produzione energetica, con nuove tecnologie, mediante incentivi fiscali per gli investimenti ad alto rischio di successo ed una politica del territorio improntata ad un suo migliore utilizzo;
attribuire concessioni solamente laddove vi sono monopoli naturali e infrastrutturali, garantendo
elevati vincoli per trasparenza e funzionamento del mercato, premiando chi offre il servizio migliore a minor costo con gare, aste concorrenziali in continuo per periodi non lunghissimi, vincoli qualitativi
e di sviluppo, capitolati adeguati;
avere una giustizia amministrativa tempestiva e con certezza del diritto ed una adeguata lotta
alla corruzione ed ai conflitti di interesse;
avere una gestione del cambio € e patti bilaterali dell’interscambio commerciale, atti ad impedire deindustrializzazioni difficilmente ricostruibili;
fare uscire lo Stato da tutte le imprese economiche laddove è possibile creare una adeguata concorrenza sul Mercato;
il tutto comporta una notevole diminuzione dei costi dello Stato ed una conseguente elevata riduzione della pressione fiscale e quindi della evasione.
Il mondo sta andando ad un’altra velocità. Molte nazioni non sono in crisi. E noi partiamo da lontano per poterle inseguire.
” Il significato della liberta’ economica e’ questo: che l’individuo sia nella posizione di scegliere il modo in cui si vuole integrare nella totalita’ della societa’ “.
Ludvig von Mises
” Piu’ lo stato ‘pianifica’ piu’ difficile diviene per l’individuo pianificare “.
Friedrich August von Hayek
” Il ricorso al debito pubblico non deve essere una modalità ordinaria di copertura della spesa pubblica ma solo straordinaria “.
Luigi Einaudi
“…Se dovesse essere Washington a ordinarci quando seminare e quando mietere, presto ci troveremmo a corto di pane…”
Thomas Jefferson
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Quando i conti della Banca d’Italia vanno in rosso
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