Solo privatizzando e facendo gare d’appalto si possono risolvere i problemi dell’Atac
Come non bastassero un servizio sempre più scadente, mezzi sporchi e vetusti, costi alle stelle e una situazione finanziaria di bancarotta, adesso all’Atac si sono inventati anche lo sciopero bianco.
Da alcuni giorni viaggiare sulla metropolitana di Roma è diventato un incubo: attese alle banchine anche di mezz’ora perché i pochi treni che passano sono stracolmi, tempi biblici per andare e tornare dal lavoro o semplicemente spostarsi in città. Tutto questo perché i macchinisti della metropolitana per non fare quello che fanno tutti i dipendenti dei paesi efficienti (vorremmo dire “civili”) e cioè timbrare il cartellino all’entrata in servizio fanno uno “sciopero bianco”: si attengono scrupolosamente ai regolamenti di servizio (cosa che, tra l’altro, non depone molto a favore dell’efficienza di regolamenti che devono essere evidentemente violati per poter fare un servizio efficiente…).
Di fronte a tutto questo scempio che fa l’Atac (che pure è una SpA di diritto privato)? Nulla!
Non prende nessun provvedimento nei confronti dei macchinisti, non licenzia né sospende dirigenti palesemente coinvolti in una gestione evidentemente disastrosa.
Che fare allora?
Si dovrebbe fare quello che la UE ha già chiesto da dieci anni e che Libertates propone da sempre: liberalizzare i servizi pubblici, introdurre criteri di trasparenza, concorrenza e libero mercato.
Il Comune dovrebbe limitarsi a fare il suo vero compito:
- porre regole, limiti e linee-guida per il servizio pubblico di trasporto;
- fare una gara per assegnare il servizio a chi offre il prezzo migliore
- controllare che il servizio venga effettuato secondo quanto indicato nel bando di gara
- punire con multe (o addirittura con la revoca del contratto) le inefficienze della società appaltatrice
Cioè comportarsi come ogni ente o società che affida una servizio ad un’altra società.
Non è compito del Comune (o di ogni altro ente pubblico) essere proprietario di autobus e treni o essere datore di lavoro di migliaia di dipendenti: suo compito è dare un servizio ai cittadini e controllare che venga fatto al meglio.
Ma questo significherebbe un colpo gravissimo a tutto quel sottobosco di interessi più o meno leciti, di potentati locali, di piccole mafie che gravitano attorno alle società municipalizzate e che sono uno dei veri punti deboli dell’Italia.
Guidoriccio da Fogliano