Legge elettorale, arriva il Mafiosellum

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Per chi non voleva il Porcellum, cioè il sistema elettorale fatto apposta per dare tutto il potere alle segreterie di partito, ecco pronta la soluzione finale: il Mafiosellum, che aumenta il potere delle prime, accrescendo contemporaneamente quello dei condizionamenti ambientali, mafie e camorre comprese.
Dunque, su proposta sciagurata di Lucio Malan (Pdl) e col lugubre contributo di Gaetano Quagliariello (anche lui Pdl) ecco la ricetta. Sistema proporzionale semipuro, in modo da far sì che gli elettori non sappiano assolutamente quali forze politiche si metteranno d’accordo per fare un governo dopo il voto (e tanto meno abbiano qualsiasi garanzia riguardo alla attendibilità dei programmi). Due correzioni al suddetto sistema proporzionale, cervellotiche e arbitrarie: uno sbarramento al 5 per cento a livello nazionale, oppure al 7 in un numero di circoscrizioni pari ad almeno un quinto della popolazione (tanto per confondere un po’ di più le idee e dare una mano alla Lega); un premio alla lista o alla coalizione di liste pari al 12,5 per cento dei seggi (ma perché questa cifra? Così, tanto per dirne una, come al bar…) che abbia raccolto il maggior numero di seggi a livello nazionale.
Quindi, ecco il colpo grosso. Tornano le preferenze, ma non per tutti i candidati: un terzo è blindato dalle segreterie di partito, con il sistema ultra-partitocratico della lista bloccata. Per gli altri due terzi, eccoci, come ai bei tempi, nel regno del voto clientelare e di scambio, con tanto di verifica a portata di lobby e di cosche: a seconda di come il voto di preferenza è indicato ( del suo ordine, della scelta fra nome e numero, stampatello e corsivo eccetera) il boss può verificare seggio per seggio se i picciotti hanno rispettato le consegne. Infine, ciliegina sulla torta: se l’elettore indicherà due candidati, uno di questi dovrà essere di sesso diverso dal primo. Con due risultati: renderà ancora più facile ai boss controllare il voto, e provocherà una valanga di errori e annullamenti, con ritardo conseguente nella comunicazione dei risultati, e ottime occasioni per ulteriori manipolazioni.
Questo è il Mafiosellum, almeno nella prima versione. Salutato dal Presidente Napolitano come un promettente “passo avanti”. Infatti lo è: verso il baratro e il ridicolo che si spalancano ai piedi di questa povera Italia. I Comitati, che da sempre auspicano un sistema elettorale semplice e chiaro come il maggioritario a collegi uninominali con primarie obbligatorie e certificate (vedi il libro “Maledetta proporzionale” di Dario Fertilio edito da Bibliotheca Albatros), chiedono a tutti i cittadini liberi di far sentire in qualsiasi modo la loro protesta.

Gaston Beuk

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Gaston Beuk
Gaston Beuk è lo pseudonimo di un noto giornalista e scrittore dalmata. Si definisce liberale in economia, conservatore nei valori, riformista nel metodo, democratico nei rapporti fra cittadino e politica, federalista nella concezione dello Stato e libertario dal punto di vista dei diritti individuali.

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