Fiumicino: un altro esempio di capitalismo all’italiana!

Data:

angelo
Come spesso accade da piccoli avvenimenti si posso trarre esempi e insegnamenti per tutti

Tutti conoscono la situazione di Fiumicino, ma forse è utile anche andare a rivedere la storia passata dello scalo romano: un esempio di capitalismo “straccione” all’italiana: un capitalismo senza capitali, fatto di debiti, trucchetti e soprattutto di rapporti, collusioni e strani intrecci con il potere.
Altro che “poteri forti”, questi sono “poteri collusi”!
Nel nostro caso l’aeroporto fu ceduto dal governo Prodi a Romiti & C. per 2,3 miliardi di lire quando aveva un debito di 100 (cento!) milioni e investimenti per 80 milioni l’anno.
Ovviamente l’acquisto fu fatto “all’italiana”: ovvero caricando i debiti sulla gestione dell’aeroporto stesso (Romiti investì qualcosa come 150 milioni). Risultato: l’anno successivo i debiti di Fiumicino erano saliti a 1,7 miliardi e gli investimenti a 100 milioni!
Dopo anni di investimenti ridotti all’osso (50 milioni l’anno, cioè la sola manutenzione indispensabile) Adr, la società di gestione, è stata ceduta agli australiani con una grande plusvalenza per gli azionisti.
Stesso gioco nel passaggio dagli australiani ai Benetton: grande plusvalenza per gli azionisti, acquisto a debito, investimenti praticamente nulli senza che nessuno dei governi succedutisi abbia mai avuto nulla da obiettare.
I Benetton, da bravi venditori quali sono, hanno sfruttato i maggiori introiti dovuti all’aumento di traffico per trasformare l’aeroporto in un grande centro commerciale senza mai mettere mani a quelli che sono i servizi essenziali per un aeroporto.
Ed è stato sufficiente l’incendio di un condizionatore o un fuoco di sterpaglie per mettere a nudo le manchevolezze e i problemi del maggior aeroporto d’Italia.
Ora si promettono nuovi investimenti: ma solo perché le tasse d’imbarco sono state raddoppiate dopo anni di rifiuti da parte di Tremonti.
Insomma la solita storia: gli investimenti li pagano i contribuenti e gli utili vanno ai “capitalisti all’italiana”.
Non vorremmo con questo auspicare un ritorno all’IRI o peggio, Dio ce ne scampi, ma un governo finalmente efficiente (e liberale) che eserciti quel potere di indirizzo e controllo che dovrebbe essere insito nel sistema delle concessioni (quale quello degli aeroporti) e che non intervenga (male) solo dopo che i guai sono avvenuti

Angelo Gazzaniga

wp_user_avatar
Angelo Gazzaniga
Presidente del Comitato Esecutivo di Libertates. Imprenditore nel campo della stampa e dell’editoria. Da sempre liberale, in lotta per la libertà e contro ogni totalitarismo e integralismo.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Share post:

Iscriviti alla nostra newsletter

Recenti

Ti potrebbe interessare anche...
Libertates

L’ERRORE DI FARE UNA BUONA AZIONE

Nei mesi scorsi un immigrato irregolare a Torino ha fatto arrestare un rapinatore ad un supermercato. di Guidoriccio da Fogliano

LA BUROCRAZIA VINCE SEMPRE!

A Roma si è deciso di aumentare in occasione del Giubileo le tariffe dei bus che parcheggiano in centro. Come norma le compagnie hanno impugnato... di Guidoriccio da Fogliano

QUANDO I CONDONI PRESENTANO IL CONTO

Dopo i tre provvedimenti di “saldo e stralcio” dei pagamenti dei contributi mai effettuati dalle aziende ecco che l’INPS presenta il conto. Sono 6,6 miliardi che si presentano come buco nei conti dell’ente assistenziale. Dato che le pensioni ai dipendenti vanno comunque erogate ecco che lo Stato dovrà ripianare con fondi propri.... di Guidoriccio da Fogliano

IL 2% DEL PIL PER LA DIFESA …ALL’ITALIANA

L’Italia ha riconosciuto la necessità di spendere almeno il 2% del Pil in spese per la difesa. Lo ha riconosciuto in ambito UE, in ambito Nato e negli impegni presi dalla Meloni con Trump. Ed ecco la soluzione “all’italiana”… di Guidoriccio da Fogliano