Dietro le quinte della Corea del Nord

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Quali ipotesi sullo scenario Corea del Nord ?

Sono in molti a ritenere che Kim Jong Un (classe 1982 o 84?) sia solo un dittatore di facciata, perchè chi comanda è il clan militare, affaristico, burocratico che, alla morte prematura del padre dittatore, figlio di altro dittatore, nel 2011, ha ritenuto di non rischiare uno scontro al proprio interno per nominare un successore ed ha preferito designare il ragazzotto non ancora trentenne che ha studiato in Svizzera, ma solo per scaldare la sedia. Vi era anche un fratello maggiore, illegittimo, classe 1970. Kim Jong Nam, che ha vivacchiato con qualche funzione minore nell’apparato governativo, ma che poi, avendo convinzioni contarie al regime e pericolosamente democratiche, è fuggito all’estero, ma è stato ammazzato all’aeroporto di Kuala Lampur. Era una pericolosa mina vagante per il regime.
Che il ragazzotto dittatore, che vizi vari stanno rendendo obeso, non abbia la stoffa del dittatore ne è indizio, secondoalcuni, anche il fatto che ride troppo spesso, anche se fotografato vicino a un missile come un bambino contento del suo giocattolone.
E si è fatto fotografare anche vicino a un H Wasong 14, missile balistico intercontinentale, con la sigaretta in bocca, cosa rischiosa. Ed è proprio sulla carente sicurezza dei siti bellici e nucleari nordcoreani che si sono consultati Cina e Usa, poichè una esplosione potrebbe avere conseguenze anche oltre i confini coreani. Tempo fa è crollato un tunnel nel sito nucleare, uccidendo duecento persone.
Recentemente (vedi il New York Times ) il Segretario di Stato Tillerson, nel corso dell’ Atlantic Council, ha rivelato che, non solo Usa e Cina si parlano sull’argomento, ma che non scartanol’ipotesi di un intervento delle truppe speciali Usa, piu’ qualificate di quelle cinesi, per rendere inoffensivo l’impianto atomico e relative bombe atomiche. Operazione ad altissimo rischio naturalmente, che potrebbe essere seguita da un intervento massiccio americano ( e cinese ?) per azzerare quanto possibile delle forze missilistiche e aeree nemiche, anche per evitare la rappresaglia nordcoreana contro il sud, che potrebbe costare decine di migliaia di vittime.GliUsa sanno benssimo dove sono e quante sono le installazioni grazie ai satelliti spia gestiti dalla NSA (National Security Agency).
Gli Usa avrebbero assicurato alla Cina che, se cio’ avvenisse, non avrebbero nessuna velleità sulla Corea del Nord e si ritirerebbero in fretta,lasciando alla Cina e alla Corea del Sud il compito di decidere il futuro della Corea del Nord. Anche considerando che, se un intervento mirato Usa con le inevitabili conseguenze avesse luogo, sarebbe possibile nel paese uno sconquasso politico.
Non bisogna dimenticare che, come confermato da molti transfughi, oltre alla mancanza di libertà, per la maggior parte dei cittadini la vita è difficile, vi è fame, povertà e il sistema sanitario è scadentissimo. E un occhio al benessere della Corea del Sud l’hanno tutti. Recentemente, un soldato è fuggito nel Sud e, seppure ferito dai suoi colleghi con piu’ pallottole, è sopravvissuto. Nel suo intestino sono stati trovati tre vermi lunghi fino a settanta centimetri, causati da cattivo cibo e nessuna igiene.
Se quanto sopra ipotizzato avvenisse, qualche personaggio del clan potrebbe riflettere sul fatto che al nord e al sud sono tutti della stessa etnia, facendo un pensierino a quanto avvenne in Germania e dandosi da fare in tale direzione.
La gestione del problema nordcoreano da parte degli Usa è stata variegata,con le aggressioni verbali del presidente e la piu’ prudente posizione del Segrtario di Stato, piu’ vari contatti discreti non solo con la Cina. Ed è stata volutamente contradditoria perchè indirizzata a piu’ destinatari e per creare sconcerto nella controparte, anche con lo scopo di far scricchiolare la compattezza del clan al potere.
Essendo sottinteso che è con la trattativa o con il crollo del regimeche si spera di risolvere la situazione.
Comunque, per il momento, è possibile tutto e il contrario di tutto.

di Ettore Falconieri

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