“Indignados”: ragioni valide ma soluzioni catastrofiche

Data:

Anche in Italia gli “Indignati” SI stanno mobilitando a migliaia per protestare contro la situazione economica e la classe politica.

A parte, ovviamente, i “soliti” delinquenti che approfittano di queste manifestazioni e che vanno trattati esclusivamente come tali, non si può negare che i veri “indignati” non abbiano le loro buone ragioni.

Che cosa offre attualmente la nostra società (soprattutto quella italiana) ai giovani?
Una scuola ridotta in gran parte ad un “diplomificio” in cui non si imparano non solo nozioni o sistemi di apprendimento, ma neppure educazione civica o una lingua straniera (non dimentichiamo che ormai in quasi tutti i paesi europei una seconda lingua si impara nella scuola dell’obbligo).

Un lavoro che, quando si trova, è quasi sempre un lavoro precario, malpagato e provvisorio.
Pochissime possibilità per chi vorrebbe intraprendere un’attività indipendente…

Ma quello che meraviglia sono le richieste che fanno questi “indignati”:
un posto di lavoro sicuro, una scuola che li protegga sino alla laurea, sussidi in attesa di trovare il famoso “posto sicuro”, assistenza medica gratuita sempre e comunque: insomma un classico welfare “pesante”.

Questi ragazzi non propongono e non chiedono nessuna “rivoluzione”, nessuna riforma, nessuna liberalizzazione che permetta loro di farsi valere grazie alle proprie forze e alle proprie capacità, di costruirsi un futuro con i propri mezzi.

Chiedono un ritorno all’Italia “democristiana” dei loro genitori: l’Italia dell’assistenzialismo, del posto sicuro e della laurea garantiti, L’Italia delle imprese statali e del parastato, delle sovvenzioni a fondo perduto, l’Italia profondamente ostile alla cultura del rischio, dell’imprenditorialità, del “farsi da sé”: un paese di sudditi in attesa del favore e non di cittadini che chiedono di poter far valere i loro diritti.

Sono forse solo i Comitati che si battono per le liberalizzazioni, la riduzione dell’intervento statale in economia, il federalismo e la partecipazione dei cittadini in modo diretto alle scelte politiche i veri rivoluzionari?

 

Angelo Gazzaniga
Portavoce dei Comitati per le Libertà

wp_user_avatar
Angelo Gazzaniga
Presidente del Comitato Esecutivo di Libertates. Imprenditore nel campo della stampa e dell’editoria. Da sempre liberale, in lotta per la libertà e contro ogni totalitarismo e integralismo.

Share post:

Iscriviti alla nostra newsletter

Recenti

Ti potrebbe interessare anche...
Libertates

ORBAN E LA UE

Giunto a Roma Orban ha dichiarato esplicitamente quello che sostiene da anni: che la UE non conta nulla, è sostanzialmente un impiccio per il suo sovranismo… di Libertates

SE VINCONO GLI AFFARI

di Angelo Gazzaniga

MEGLIO NASCERE CANI?

È stata proposta da imprese e associazioni legate al mondo degli animali da compagnia la proposta di detassare le spese per… di Libertates

LA VERA ESSENZA DELLA DEMOCRAZIA

La democrazia, ha detto il Montesquieu, è un regime “moderato”, ossia un regime che, per funzionare al meglio, richiede auto-controllo e disponibilità… di Libertates