Una delle più grandi imprese italiane operanti nel mondo della ceramica ha annunciato con grande orgoglio di aver iniziato la produzione di piastrelle in un nuovo grande stabilimento negli USA, per la precisione nel Tennessee.
Un motivo di orgoglio per l’Italia e l’industria italiana: in appena 10 mesi si è passati dalla richiesta di autorizzazione per la costruzione all’inizio della produzione.
Nel contempo la stessa azienda ha richiesto da 10 anni l’autorizzazione ad ampliare il proprio stabilimento di Rimini: la domanda aspetta l’approvazione di una variante del piano regolatore!
È tutto il Sistema Paese che non funziona più: le imprese non investono non tanto perché le tasse sono troppo alte, ma perché sono invischiate in una rete inestricabile:
- una burocrazia soffocante, inutilmente complessa, piena di formalismi, permessi e competenze che si intersecano e si elidono l’un l’altro
- una classe politica incapace di percepire i reali interessi di chi lavora, che guarda all’utile immediato e al risultato dei sondaggi, con la convinzione che il non fare è sempre più sicuro e redditizio del fare
- una magistratura i cui tempi sono biblici: una qualsiasi causa civile può durare più di 10 anni (siamo al 153° posto tra gli Stati come velocità nell’emettere giudizi)!
- Un sistema bancario che per paura e per necessità non concede praticamente più crediti alle imprese
È evidente che questo problema riguarda non solo le imprese italiane: c’è da chiedersi se mai qualche straniero potrà venire ad investire in Italia con queste prospettive: arriveranno solo quelle imprese desiderose di acquistare a poco prezzo tutti quei marchi e quelle eccellenze di cui l’Italia è ancora ricca
Che fare: per i Comitati solo una legge elettorale che permetta ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti, un vero federalismo fiscale, un vero libero mercato che non sia fatto solo da libera concorrenza ma anche da leggi poche e chiare, da una burocrazia che funzioni in maniera accettabile (non chiediamo da impero austroungarico, ma per lo meno non da terzo mondo) ci potranno permettere di uscire da questa situazione
Angelo Gazzaniga