Renzi, il genio fiorentino raccontato da piccolo

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Una storia di Renzi vista da un fiorentino…

Il giovane Matteo sa che il suo destino sarà da protagonista in qualsiasi proscenio .
Va bene la parrocchia , il quiz TV e quant’altro pur che gli consenta di esibire la sua innata dote di parlatore inarrestabile, nonostante il freno della “ patata in bocca” che lo caratterizza e che non gli consentirà quella carriera di vero showman come avrebbe ambito. Ma la dote di simpatico affabulatore dal visetto di putto birichino poteva aprire altre strade come quella politica, per altro già battuta in famiglia e così il giovane Matteo di estrazione ‘bianca’ nella rossa provincia fiorentina si tinge di rosa: un colore che piace tantissimo alla signore e Matteo piacerà alle signore più influenti!
Matteo giovanissimo inizia la scalata e, per non intimorire, lo fa all’ombra della margherita rutelliana, ma che conta petali a sufficienza per essere determinante al secondo mandato del sindaco ds Domenici, e qualche petalo da enoteca che non nuoce affatto , anzi ! Con qualche battuta ben assestata e giusti sponsor, il giovanissimo Matteo segretario del fior di partito ottiene per sé la presidenza della rossissima Provincia di Firenze. Siamo al primo comodo gradino! Ormai è certo che a raccontarle bene si arriva ovunque, inoltre è consapevole che così giovane non intimorisce nessuno, sopratutto se gioca con la cultura: un settore che vede il Comune totalmente assente, preso come è dai grandi business e progetti : dalla tranvia alla grande edilizia …
Firenze per la cultura ha fama internazionale e il vispo Matteo nomina una contessa del Chianti assessore al turismo, che curerà per lui i rapporti internazionali di alto livello.. Giovanna Folonari è donna di grande prestigio e appartiene ad una famiglia dalla conosciutissima etichetta vinicola, seppur oggi totalmente americana, e non solo. Giovanna è l’abito buono di Matteo e con lei inventa “Il genio fiorentino” manifestazione annuale che tende a celebrare i grandi di Firenze (da Leonardo a Michelangelo, da Machiavelli a Galileo ecc ) ma che in realtà, dato che Matteo la gestirà in prima persona, una vera e propria pubblicità occulta su se stesso! Già il genio fiorentino! Chi se non lui ?? … Questa manifestazione è uno dei mezzi, crea rapporti e amicizie che contano come Paolo Fresco, sopratutto in Usa, tanto che per ogni cosa vola n:egli States! Ma le genialate provinciali non finiscono qui, e con le relazioni internazionali (sponsor) però non bisogna tralasciare i rapporti popolari così cari al mondo della sinistra, e cosa di meglio della tv , presente anche nelle case più modeste?
Bene, il giovane Matteo viene da una famiglia che distribuisce pubblicazioni varie, e con l’argomento informazione e intrattenimento ci è cresciuto (anche se cartaceo). E così il ‘ genio fiorentino’ amplia i fondi per la comunicazione della Provincia e acquista spazi tv e democraticamente decide di rispondere in prima persona alle lettere dei cittadini della provincia fiorentina.
Matteo adora la TV e ora che parla da Presidente se ne può infischiare delle patate in bocca e con quella bocca può dire ciò che vuole, e proprio perché ama dire solo ciò che vuole preferisce farsi scrivere dai cittadini su argomenti di comodo e di cui vuole parlare. I maligni raccontano che se le scrive da solo… La conferma della sua inarrestabile ambizione è l’incredibile prova di forza fisica che lo porta a misurarsi nella scalata alle mura della Fortezza da Basso, con arpioni, durante una fiera di prodotti sportivi . L’assalto ha esito positivo e con l’entusiasmo dello spavaldo boy scout da allora non ha mai smesso sfide e scalate a ritmo sempre più serrato : dalle primarie per Palazzo Vecchio alla conquista del Nazzareno e Palazzo Chigi via Leopolda, la vecchia stazione granducale .Ma non tralascia la sua vera passione e si cimenta recitando nel “Pierino e il lupo” al Maggio Musicale .
Non ci sono limiti per Matteo, che ormai conta importanti, significative e riservate amicizie al di là dell’Atlantico, le colline del Chianti per questo possono fare miracoli . Inoltre la spavalderia delle sfide cela perfettamente la sostanziale incapacità di passare dal dire al fare le cose veramente serie. Ciò che ne caratterizza i mandati, ovunque li svolga .

Elia Logan