Ma in che mondo viviamo?


Siamo sempre più circondati da violenza di ogni tipo, specie nei confronti dei più deboli come donne e minori.
Extracomunitari che faticano a integrarsi nella nostra società e si comportano come se seguissero i loro costumi; ragazzini che, per dimostrare la loro forza, fanno violenza di gruppo su donne, o addirittura bambine indifese; femminicidi di uomini che, non accettando la fine di una relazione, ritengono che la donna sia un loro possesso e quindi ne possano usare a piacimento.
È questa una società in cui accade tutto e il contrario di tutto; situazioni estreme che mai avremmo immaginato: da bambini morti di stenti o abbandonati in auto perché la madre voleva stare con l’amante a ingenui che dilapidano fortune per inseguire una donna che esiste solo nell’immaginario della rete.
Un mondo sempre più violento, esasperato, preda di ansie e paure esistenziali.
E se provassimo a utilizzare di più il sorriso?

di Alessandro Prisco

Sull'Autore

Alessandro Prisco Coniugato con 2 figlie. Imprenditore nel ramo del commercio, ex esponente del partito repubblicano è stato capogruppo prima e vicepresidente poi del Municipio 1 (Centro storico) di Milano. Attualmente è presidente di Asco Duomo, associazione di commercianti che comprende più di 20 vie nel settore sud di Milano (via Marconi, piazza Diaz, via Baracchini, via Gonzaga, corso Italia, per esempio). Da liberale laico si però anche distinto in varie iniziative sociali in collaborazione con i frati francescani di Terrasanta e il progetto Mirasole; inoltre è stato componente del circolo culturale Carlo Cattaneo, affiliato ai Comitati per le Libertà. È infine nella giunta esecutiva di Federmoda, aderente a Confcommercio per la provincia di Milano, Monza e Brianza. Ha recentemente pubblicato il libro “Storie semplici” edito da Libertates.

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