I referendum che noi vorremmo


Non si può negare che in questi ultimi anni i referendum siano andati sempre peggio; il quorum non è stato mai raggiunto e l’interesse dei cittadini è andato progressivamente scemando.
Ma ciò non toglie che il referendum resti uno degli strumenti fondamentali di un sistema democratico, quello grazie al quale i cittadini possono esprimere direttamente il proprio pensiero sulle questioni più importanti per il Paese.
Ma, secondo noi, occorrerebbe:

  • avere la possibilità di fare referendum non solo abrogativi (come quelli ora in vigore), ma anche propositivi e consultivi; si potrebbero in questo modo porre in maniera semplice e comprensibile le grandi domande che riguardano tutti. Una cosa infatti è proporre l’abolizione di un particolare articolo di legge, un’altra quella di porre questioni come, ad esempio: “siete favorevoli o contrari all’eutanasia?”. Spetterebbe poi al Parlamento introdurre in un lasso di tempo ragionevole (1/2 anni) la legge applicativa
  • ridurre ad aliquota molto bassa il quorum o porre un limite molto alto al numero di richieste necessarie per ottenere il referendum. Altrimenti continuiamo ad avere l’anomalia che elezioni politiche o amministrative a cui partecipa, per esempio, il 30% dei votanti sono valide, mentre un referendum con la stessa percentuale di affluenza sarebbe automaticamente invalidato. Ciò aumenterebbe l’interesse e la partecipazione dei cittadini perché con l’attuale sistema si confondono i voti negativi con quelli degli astenuti; abolendo il quorum chi è contrario deve necessariamente andare a votare: una pratica di esercizio di democrazia.
  • Utilizzare almeno per i referendum sistemi più semplici e meno costosi di votazione: il voto per posta e addirittura il voto elettronico ridurrebbero costi e renderebbero più facile il compito dell’elettore, sempre nell’ottica di aumentare il numero dei votanti

Tutto ciò sempre nell’ottica che i referendum sono l’unico modo con cui i cittadini possono intervenire direttamente e senza intermediari nel processo politico

di Angelo Gazzaniga

Sull'Autore

Presidente del Comitato Esecutivo di Libertates. Imprenditore nel campo della stampa e dell’editoria. Da sempre liberale, in lotta per la libertà e contro ogni totalitarismo e integralismo.

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