FILIPPO CECCARELLI E ALESSANDRA MUSSOLINI: MAI DIRE MAI

Data:

“L’eros è un grande mistero”
Piero Ottone, isola di Capraia 2003

Lasciatemi essere egocentrico, perché ormai non mi rimane che l’egocentrismo. E le mie 3 tazzine di caffè al giorno.
La salute, nel frattempo, mi ha salutato. E’ il 20 ottobre del 2021 mentre scrivo queste righe per Libertates, e mai avrei voluto scriverle: le mie condizioni appaiono gravi questa volta a differenza del passato (prima si trattava di crisi ipocondriache, ora di fatti fisici): il 6 settembre scorso in piazza San Benigno a Genova avevo accettato di subire la II dose di vaccino Moderna, ignaro del fatto che avrebbe cambiato la mia vita per sempre stravolgendola; è venuta fuori da questa esperienza considerata da Mario Draghi un dovere civico una condizione di astenia cronica, cioè stanchezza patologica che si è associata ad un offuscamento forte della vista, particolarmente sgradevole durante la notte tra le 2.00 e le 4.00 quando mi alzo per bere. Orbene, questa situazione – lo posso assicurare ai miei affezionati lettori di sempre di Libertates – non è di natura psicologica, ma ha soltanto cause fisiche legate all’ingerenza nel mio organismo di sostanze tossiche che hanno interferito con il mio Dna, danneggiando la mia memoria e capacità di concentrazione. Amici miei, è stato un errore devastante aver accettato la II dose di vaccino senza ascoltare i rilievi del professor Montaigner o di Francesca Donato – ora ne pago atrocemente le conseguenze, e l’interrogativo mi si pone in maniera abbastanza drammatica: tornerò ad essere la persona che ero prima del 6 settembre? Onestamente, sono pronto all’ipotesi peggiore e ne ho parlato anche con il galantuomo Guidoriccio da Fogliano ma sopravvivo come uno zombie vivente, che ha rinunciato nel frattempo a tutte le sue attività intellettuali e pure alla lettura erotizzante di Irving Stone, “Il romanzo di Sigmund Freud. Le passioni della mente” gustato fino a pag. 620; in compenso, nuoto 50 minuti quasi tutti i giorni nella piscina comunale di Camogli per piacere alle signore e ascolto 10 volte al giorno su Youtube del mio cellulare le canzoni “Inner City – Big Fun (12 remix) – trasmessa via WhatsApp a Luciano e Diana Puricelli, compagni straordinari di serate stupende nella loro villetta a Camogli – e “Studio 45 – Freak It (Original Mix) (1999)”. Purtroppo ho dovuto rinunciare alla presentazione della mia ultima fatica “Psicologia di artisti maledetti e delinquenti”: l’astenia divora il mio organismo un giorno alla volta.
Tuttavia, alle 7.00 del mattino – al netto di un dimagrimento accelerato – mi sveglio, assumo il mio caffè con una robusta colazione di cereali con il latte e penso ai piedi delle donne frustrate di 50 anni. E più si è frustrati come me, più piacciono. Sono davvero irresistibili le donne piccolo-borghesi, soprattutto tra i 50 e i 60. Al bar Bocchia di Recco, che emozione vederle in bella mostra nel “delirio della provincia” (Liliana Dell’Osso dixit) della Liguria…

Per arrivare almeno alle 8.00 di sera, vado a pescare un articolo di Filippo Ceccarelli risalente al 9 luglio 2021 su Il Venerdì de la Repubblica alla voce Indizi neurovisivi “Dio, Patria e Farfallona”.
E’ un ritratto impietoso della Alessandra Mussolini simile a quello già scritto da Enzo Biagi, e lo trascrivo integralmente – anche perché non ho nient’altro da scrivere e la disgrafia è stata aggravata dall’astenia che non passa, e forse non se ne andrà riducendo all’elementarità i miei pensieri: “A quasi un secolo, ormai, dalla marcia su Roma si può pensare che il contrario del fascismo, o meglio il punto da esso più lontano, non sia più l’antifascismo, ma la farfallona Mussolini che in vista del Gay pride, portatasi nel parco di Palazzo Brancaccio insieme a uno stuolo di agenti, image maker, make up artist e hair stylist ha lì inscenato la sua alatissima metamorfosi a favore del decreto Zan. Il backstage del plot twist è sulla sua pagina Instagram, colonna sonora affidata all’hit Berti – Fdez – Achille Lauro, preceduta dal claim: “Cambiare significa essere liberi”. Ed è vero, non è mai troppo tardi per gettarsi alle spalle giudizi e pregiudizi, né qui si ha il cuore di dare la croce addosso alla ex Duciona, già simpatica, insolente e popolaresca imperatrice del sanguigno comparto televisivo del crash – show, come nessun’altra abile a convertire i valori di Ordine Dio Patria Famiglia in intrattenimento, convocata in notturna a combattere Sgarbi, Luxuria, islamici fanatici e migranti strafottenti. Oh, cosa non ha regalato ai palinsesti e all’universo delle immagini contundenti Mussolini, a partire dalla cover del telefonino col grazioso motto “keep calm un cazzo!”. E ora? Beh, al suo posto è comparsa la creatura fiabesca, ispirata alle bambole winx – donde l’inevitabile scherno social: “Winxere e Winxeremo. (il post pubblicato da Alessandra Mussolini a sostegno del Ddl Zan, ndr).
A 58 anni ognuno faccia un po’ quello che gli pare. Il sistema mediatico ha liquidato il tutto con una foto – notizia rubricata alla voce “curiosità”. Ma il pubblico, che per un quarto di secolo era abituato a una certa Mussolini e dopo averla intravista in un paio di stagioni di Ballando con le stelle se ne ritrova oggi una completamente diversa, ecco, al pubblico nessuno ci pensa…
“Favolosa”, cuoricini e “Ti amo”, altri reagiscono: “Ma state zitta”, “buffona”, “quanto ti pagano”…
Per il resto, si rimane come paralizzati nel dubbio caleoidoscopico sul motore decisivo di un ripudio che sa di spettacolo, o forse è furbizia, frustrazione, slancio liberatorio, irrequietudine, svolta esistenziale, marketing positioning…”

Ps – Si accettano scommesse: Alessandra Mussolini, dopo aver letto l’articolo di Ceccarelli, gli ha telefonato: per un appuntamento.
Eh già, la sua frustrazione continua… E’ l’arma delle femme fatal. Il 21 ottobre io tornerò al bar “Bocchia”, a consumare la mia tazzina di caffè. Avendo sognato molto e concluso poco nella mia vita.
Forse, però, ne valeva la pena.
Il vaccino Moderna un po’ meno, e la mia non è ipocondria.
Ma i piedi delle belle signore resistono.
Anche il sadismo di Nanni Moretti.

di Alexander Bush

wp_user_avatar
Alexander Bush
Alexander Bush, classe '88, nutre da sempre una passione per la politica e l’economia legata al giornalismo d’inchiesta. Ha realizzato diversi documentari presentati a Palazzo Cubani, tra questi “Monte Draghi di Siena” e “L’utilizzatore finale del Ponte dei Frati Neri”, riscuotendo grande interesse di pubblico. Si definisce un liberale arrabbiato e appassionato in economia prima ancora che in politica. Bush ha pubblicato un atto d’accusa contro la Procura di Palermo che ha fatto processare Marcello Dell’Utri e sul quale è tuttora aperta la possibilità del processo di revisione: “Romanzo criminale contro Marcello Dell’Utri. Più perseguitato di Enzo Tortora”.

Share post:

Iscriviti alla nostra newsletter

Recenti

Ti potrebbe interessare anche...
Libertates

Antirazzismo a senso unico?

Il leader cinese Xi Jinping alla richiesta di collaborare alla liberazione di una ragazza israeliana ostaggio in quanto figlia di una cinese si è rifiutato di farlo adducendo che... di Guidoriccio da Fogliano

DUE ITALIANI VERI

Spesso le piccole cose danno uno spaccato illuminante su certi modi di essere. Eccone due... di Guidoriccio da Fogliano

MA ESISTE UN MINISTERO DELL’ISTRUZIONE?

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha giustificato l’italiano sgrammaticato del comunicato emesso in occasione della polemica sul Ramadan nella scuola di Pioltello con il fatto che lo ha dettato al telefono.... di Guidoriccio da Fogliano

HISTORIA MAGISTRA VITAE?

Non si direbbe. Salvini ha dichiarato solennemente “il popolo che vota ha sempre ragione”.... di Guidoriccio da Fogliano