È bello essere fatalisti!


Arrivato a una certa età molti di noi si pongono la domanda: fino a quando riuscirò a rincorrere qualcosa? a dimostrare agli altri che continuo a esserci? Quanti anni mi restano ancora?
L’ansia che ci avvolge la viviamo spesso come un’attesa di qualcosa che non arriva, specie per chi non si considera fortunato, ma tante volte siamo smentiti dai fatti: queste attese si avverano.
Per questo motivo anch’io continuo a confrontarmi con la vita, con le mie attese e le mie speranze: faccio tanti esami di vita e, forse, pochi esami medici.
Razionalmente parlando sarebbe meglio fare l’opposto, ma quanto è meglio vivere affidandosi al fato, alla speranza di raggiungere qualche risultato, a cercare di dimostrare qualcosa agli altri!
Quanto sarebbe distruttivo vivere nella certezza di essere circondati dalle malattie o dagli insuccessi!
Essere fatalisti e sperare sempre nel futuro è una medicina per la vita…

di Alessandro Prisco

Sull'Autore

Alessandro Prisco Coniugato con 2 figlie. Imprenditore nel ramo del commercio, ex esponente del partito repubblicano è stato capogruppo prima e vicepresidente poi del Municipio 1 (Centro storico) di Milano. Attualmente è presidente di Asco Duomo, associazione di commercianti che comprende più di 20 vie nel settore sud di Milano (via Marconi, piazza Diaz, via Baracchini, via Gonzaga, corso Italia, per esempio). Da liberale laico si però anche distinto in varie iniziative sociali in collaborazione con i frati francescani di Terrasanta e il progetto Mirasole; inoltre è stato componente del circolo culturale Carlo Cattaneo, affiliato ai Comitati per le Libertà. È infine nella giunta esecutiva di Federmoda, aderente a Confcommercio per la provincia di Milano, Monza e Brianza. Ha recentemente pubblicato il libro “Storie semplici” edito da Libertates.

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