Arrivare sempre in ritardo!


Per uno come me che arriva (quasi) sempre puntuale o addirittura in anticipo aspettare chi è in ritardo e sempre frustrante.
Perché far attendere qualcuno è sempre segno di grande maleducazione, qualsivoglia sia la giustificazione. Questo anche, e soprattutto, in una città come Milano in cui tutti hanno fretta e sono pieni di impegni e sono perciò abituati a organizzarsi.
Tanto peggio quando qualcuno si crede più importante, allora l’arrivare in ritardo non è un incidente, ma una prova e una manifestazione della loro superiorità.
Ma ora debbo interrompere qui: ho un appuntamento e non voglio arrivare in ritardo!

di Alessandro Prisco

Sull'Autore

Alessandro Prisco Coniugato con 2 figlie. Imprenditore nel ramo del commercio, ex esponente del partito repubblicano è stato capogruppo prima e vicepresidente poi del Municipio 1 (Centro storico) di Milano. Attualmente è presidente di Asco Duomo, associazione di commercianti che comprende più di 20 vie nel settore sud di Milano (via Marconi, piazza Diaz, via Baracchini, via Gonzaga, corso Italia, per esempio). Da liberale laico si però anche distinto in varie iniziative sociali in collaborazione con i frati francescani di Terrasanta e il progetto Mirasole; inoltre è stato componente del circolo culturale Carlo Cattaneo, affiliato ai Comitati per le Libertà. È infine nella giunta esecutiva di Federmoda, aderente a Confcommercio per la provincia di Milano, Monza e Brianza. Ha recentemente pubblicato il libro “Storie semplici” edito da Libertates.

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