Anche non cattolici e atei pagano la chiesa di Roma 

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Ma perché la Chiesa non paga le tasse ?

Come altri popoli anche gli Europei, a partire dalla riforma di Lutero, si sono scannati per motivi religiosi, ma un primo timido passo verso la tolleranza si ottenne con la pace di Augusta del 1555 che sanci’ la fine dell’ unità religiosa, ma imponeva ai cittadini di professare la religione del proprio sovrano secondo il principio “cuius regio eius religio”.
Un ulteriore passo avanti venne ottenuto con la pace di Westfalia del 1648, che impose l’obbligo per i sovrani di rispettare le minoranze religiose.
Poi, si sviluppo’ l’illuminismo, vi fu la rivoluzione francese, arrivarono le democrazie e prese gradatamente corpo il principio dello stato laico che non fa propria alcuna religione, ma le rispetta tutte.
Non ne fu contenta la chiesa di Roma che perse un potere immenso e continuo’ a voler influenzare gli stati in vari modi, anche tramite i “guerrieri di
Cristo “, i gesuiti, che vennero espulsi da quasi tutti gli stati europei per ritornarvi solo dopo molto tempo a bocce religiose ferme.
La chiesa, per non perdere il notevole potere che aveva nel regno borbonico delle due Sicilie, cerco’ anche di ostacolare in tutti i modi la riunificazione del sud allo stato sabaudo dopo l’impresa dei Mille, dando un appoggio diretto e indiretto al brigantaggio. Vescovi, preti, frati e monache diventarono
la retroguardia politica al brigantaggio -e, in alcuni paesi, sacerdoti arrivarono al punto di negare l’assoluzione a cittadini favorevoli allo stato untario.
Ma l’Italia unita si fece e la chiesa fu umiliata con l’imprigionamento di religiosi, con la confisca di una parte consistente dei suoi beni e tanto altro.
(La guerra per il Mezzogiorno di Carmine Pinto –
Laterza )
Poi, per vendicarsi, con l’enciclica Non Expedit la chiesa proibi’ ai cattolici di andare a votare nella giovane democrazia italiana, divieto che poi si rimangio’ perchè si rese conto che col voto dei cattolici poteva condizionare la vita dello Stato.
Ma, rispetto ai tempi ante risorgimento, era finita in un angolo. Furono i Patti Lateranensi del fascismo a riportarla al centro della scena e a consentirle di continuare a condizionare lo stato italiano. Cosa che avviene, seppure in tono minore, anche oggi, grazie alla piaggeria di troppi, anche di giornalisti e di politici, alcuni dei quali vanno ad omaggiare il papa se eletti ad alte cariche dello stato.
In Italia i cattolici osservanti sono meno del trenta per cento, ma osservanti solo per riti e liturgie perchè i dettami della chiesa li rispettano solo in pochi e nessuno quelli in materia sessuale.
Ma la cosa assurda ed anticostituzionale è che tutti i contribuenti italiani, qualunque siano le loro convinzioni religiose, pagano la chiesa. Che, grazie a concordati, leggi, leggine ed esenzioni fiscali varie, bollate dalla Ue come illeggittime, riceve dallo Stato (laico ?) o non paga tasse dovute per una cifra stimata attorno ai sei miliardi, escludendo l’otto per mille che nel 2019 è stato di 1.133.074.425 (La Repubblica ). Piove sul bagnato, si diceva una volta, visto che il patrimonio della chiesa e della miriade di enti correlati è immenso. Sono i maggiori proprietari immobiliari d’Italia e secondo una stima ritenuta attendibile del partito radicale, fatta tempo fa, possiedono a Roma circa un quarto degli immobili di tutta la città. Situazione che consente anche di ottenere la benevolenza di notabili, magari magistrati, locando superattici a prezzi da casa popolare.
La maggioranza dei politici italiani contemporanei non pare guidata da valori e da ideali, vuole solo restare in sella e prendere voti, oltre che stipendi ed accessori vari, per cui é aliena anche da ogni sussurro laico che potrebbe costare mezzo voto.
Ci sarà mai qualche coraggioso deciso a sollevare i problemi qui esposti ?
Sollevarli non significa essere contro la religione cattolica che, superfluo dirlo, va rispettata da tutti, credenti e no.
Nel dopoguerra Alcide De Gasperi, cattolico osservante come tutta la sua famiglia, si oppose a PioXII per difendere la laicità dello stato e Pio XII si vendico’ rifiutando di riceverlo.
Altri tempi, altri campioni di democrazia !

di Ettore Falconieri

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