Chi si ricorda delle italiane “marocchinate?”

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Quando si parla di stupri non bisogna dimenticare quanto avvenuto durante la seconda guerra mondiale in Italia

Nel nostro Paese si sono verificati episodi di una gravità tale da indurci a rivedere , in peggio , quelle che ritenevamo essere le nostre più pessimistiche previsioni.
A Rimini un gruppo di nordafricani ha, a suo modo,  onorato lo svolgimento della “fiera delle vanità” , ovvero il meeting di CL , stuprando una turista polacca ed un trans peruviano .
A Milano nella zona di Niguarda , resa già famosa per il “picconatore” Kabobo , una 80enne è stata stuprata.
Fra i 2 episodi , per non farci mancare proprio niente , abbiamo avuto modo di assistere , in diretta , al pestaggio a Parma di un autista di linea mentre a Roma, in Via Frantoio , c’è stato l’assalto di residenti esasperati al presidio della CR ; nel frattempo abbiamo avuto notizie di un tentativo di aggressione e stupro , sempre a Rimini nei primi giorni di agosto , nei confronti di una coppia di Busto Arsizio, nonché della violenza subita a Desio da una 17enne ad opera di un ragazzo marocchino di 22 anni !
Siamo  dunque bombardati quotidianamente da notizie inquietanti che ci inducono a credere che , ormai , siamo in guerra con questa marea di invasori che a questo punto , impunita, la fa da padrona a casa nostra .
C’è però un aspetto che mi inquieta. Fra tutte queste notizie propinateci dalla stampa e dalle news televisive , non ho trovato nessun giornalista che,  anche “accidentalmente”, abbia ricordato quanto accadde nella primavera del 1944 allorquando i Goumiers   francesi (bande formate da marocchini agli ordini del generale Juin) , dopo lo sfondamento della linea Gustav dilagarono nel basso Lazio ed in Toscana abbandonandosi a saccheggi e violenze sulla popolazione inerme ….. che aspettava i liberatori !
Non mi dilungo sulle diverse relazioni  redatte nell’immediato dopoguerra (che vennero scarsamente pubblicizzate per la delicatezza dell’argomento) ma, per difetto , si stima che almeno 60.000 donne vennero violentate . Bisogna considerare che moltissimi casi di stupro non vennero denunciati né dalle vittime né dai parenti per vergogna o per pudore.
Per non parlare poi di bambini ed uomini che vennero sodomizzati od impalati vivi perché avevano cercato di difendere le loro donne. Del resto questo stupro di massa ha avuto modo di ispirare ad Alberto Moravia il famoso romanzo “La ciociara” , divenuto poi un film sotto la regia di De Sica ed interpretato da Sophia Loren.
Quanti italiani però hanno mai sentito parlare di questa pagina nera della guerra di liberazione, artatamente “rimossa” sia dai libri che dalla memoria ufficiale?

di Loreno Bardelli

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