Ma di cosa parliamo?


Nella “guerra dei migranti” scoppiata tra Italia e Francia se ne sono sentite di tutti i colori: da accuse di tradimento dei principi umanitari e minacce di interrompere ogni aiuto comunitario (lato Macron) a dichiarazioni trionfalistiche del tipo “abbiamo messo la Francia all’angolo” o “Adesso si cambia” (lato Meloni, Salvini).
Ma di cosa si sta parlando? Nessun numero, nessuna statistica. Andiamo a guardarle:

  • in Italia arrivano con le navi OnG solo il 15% dei migranti: il resto continua ad arrivare normalmente scortato dalla Guardia costiera italiana o autonomamente con i barchini
  • degli 800 circa arrivati con le navi OnG (su circa 8500 comunque arrivati in questo mese) 230 sono stati portati a Tolone e tutti gli altri sono alla fine sbarcati: chi era fragile, chi donna o bambino, chi malato e, alla fine, i rimanenti perché psicologicamente fragili
  • dei 3500 che la Francia si era impegnata ad accogliere grazie agli ultimi accordi ne ha finora accolti 37! In compenso ha rinforzato i controlli alle frontiere…
  • quanto alle richieste di asilo nel 2022 la Germania ne ha concessi 190.000, l’Italia 50.000 (quindi in proporzione al numero di abitanti molto meno)
  • a questo conteggio vanno aggiunti gli ucraini che vengono considerati rifugiati e non richiedenti asilo: 1.400.000 la Polonia, 1.000.000 la Germania e 160.000 l’Italia

Ma allora cosa ci dicono i numeri? Che si tratta di una tempesta in un bicchier d’acqua, scatenata più per ragioni di propaganda interna e di difesa delle proprie posizioni ideologiche che per risolvere il problema.
Problema probabilmente irresolvibile: le migrazioni ci sono sempre state, da ogni parte del mondo, da Mosè e dagli hittiti ai migranti italiani in America e nessuno è mai riuscito a fermarle; si potrebbero però regolamentare.
Sin dall’inizio Libertates aveva proposto di organizzare punti di raccolta e di controllo già nei Paesi di provenienza: si eviterebbero almeno viaggi pericolosi alla mercè dei trafficanti e si potrebbero regolare i flussi in base ai bisogni del Paese di destinazione e alla situazione del Paese d’origine.
Se ne era parlato vent’anni fa e ora siamo di nuovo al punto di partenza!

di Angelo Gazzaniga

Sull'Autore

Presidente del Comitato Esecutivo di Libertates. Imprenditore nel campo della stampa e dell’editoria. Da sempre liberale, in lotta per la libertà e contro ogni totalitarismo e integralismo.

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