L’Altro Sud America, come lo vediamo noi

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Da liberali quali riteniamo di essere, pubblichiamo anche un intervento diverso dalle nostre opinioni: perché onesto e sincero: la situazione del Venezuela vista “da sinistra”

fino al 19 luglio a Managua, in Nicaragua è durato il Foro di Sao Paulo, cosi chiamato perche’ si riuni per la prima volta nel 1990 in quella citta’ del Brasile, (seconda citta’ del Paese dopo Rio de Janerio), per iniziativa di Lula da Silva, non ancora Presidente del Brasile e semplice capo del PT (Partito dei Lavoratori ), con Fidel Castro che invece era già Fidel.
Alla riunione parteciparono, e continuano a partecipare, tutti i Partiti di sinistra e progressisti e i Movimenti Sociali dell’America Latina e dei Caraibi, ma presenziano come osservatori anche delegazioni di Europa, Asia e Africa.
Erano gli anni del crollo della URSS, (Unione Repubbliche Socialiste Sovietche) e del cosidetto campo socialista in Europa, e in America latina tutti governi erano di destra meno Cuba- Il Nicaragua aveva perso il governo Sandinista nelle elezioni dell’anno precedente, ma cio’ non impedi che Fidel focalizzasse il suo intervento su alcune questioni diventate poi storiche.

  • Arginare la poverta’ devastante signicava innanzitutto lottare contro il dilagante Neoliberismo globalizzato;
  • Rifiuto di pagare il Debito Estero, da parte dei Paesi poveri, gia’ che era dovuto dall’essere stati depredati delle proprie risorse naturali da quelli ricchi;
  • Salvare una Specie a rischio di estinzione, quella Umana, messa in pericolo dall’inquinamento di aria e acqua e il cambio climatico dovuti a uno sviluppo insostenibile.

Un po’ in anticipo sui tempi, quel Fidel. Adesso, 27 anni dopo, la situazione del Continente e’ completamente cambiata, oltre Cuba hanno governi di sinistra Venezuela, Bolivia, Ecuador, Uruguay, Salvador, oltre allo stesso Nicaragua dove, dopo due elezioni vinte dalle destre, ritornò a vincere il sandinismo, ed e’ di pochi mesi fa la quarta vittoria consecutiva di Daniel Ortega alla Presidenza, ma lo scontro non e’ meno duro di allora.
La destra interna e internazionale ha pensato bene di riorganizzarsi e sta attaccando di brutto ad ogni livello, prima coi classici ‘’Colpi di Stato’’, pero’ sconfitti sul nascere sia in Venezuela che Ecuador e ancor prima di nascere in Bolivia, trasformati poi in ‘’Golpe’’ parlamentari e riusciti in Honduras, Paraguay e Brasile. Ha resistito il Venezuela.
Quindi molti i temi sul tavolo, o di carne al fuoco, come soleva dire un mio amico, ma la poverta’ in questi Paesi impedisce che ci sia mai molta carne a disposizione.
Gli esempi da mettere a confronto sono quelli di Argentina e Brasile, dove i governi progressisti hanno rimesso in sesto la economia, nel caso dell’Argentina, e risollevato dalla miseria milioni di persone nel caso del Brasile, ma poi sono stati sconfitti dalla destra, e riportati nel passato che s’illudevano fosse superato. E, dall’altro lato, l’esempio di Cuba, a proposito della quale, come ha detto Rafael Correa, allora Presidente dell’Equador, prendendo la parola ai funerali di Fidel: ‘’nessun Paese latinoamericano avrebbe resistito piu’ di qualche anno sottoposto a un embargo politico-economico-finanziario come quello cui e’ stata sottoposta Cuba, la quale con la direzione di Fidel invece, ha resistito piu’ di mezzo secolo mantenedo sovranita’, indipendenza e cercando uno sviluppo sostenibile. Facendo cosi emergere tutta la stupidita’ dell’imperialismo: ne voleva fare un esempio negativo, mentre ne ha fatto uno ultrapositivo, cui va la simpatia di tutti i Paesi poveri del mondo’’.
Una bella differenza con l’Europa dove il pensiero unico dei partiti in competizione dà per scontato che sia il neoliberismo la fine della Storia.
Cosi le cose da queste parti, e che ognuno tragga le proprie conclusioni.

di Giancarlo Guglielmi

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Giancarlo Guglielmi
Giancarlo Guglielmi che vive a Cuba da molto tempo, oltre a informare e commentare gli avvenimenti più importanti che si svolgono da quelle parti, offre consulenze per chi fosse interessato a eventuali investimenti a Cuba, o semplicemente per tour personalizzati dell’isola. Chi volesse entrare in contatto puo’ farlo attraverso la email: giangi.riha@gmail.com

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